Che cos’è il disturbo da ansia da separazione

L’ansia da separazione fa riferimento ad uno stadio dello sviluppo infantile durante il quale il bambino sperimenta ansia quando viene separato dalle principali figure che si prendeno cura di lui (in genere la madre). L’esordio può avvenire in età prescolare, ma molti casi hanno inizio intorno ai 10-12 anni, specialmente quando si associa il rifiuto di andare a scuola. Il tasso di remissione del disturbo d’ansia da separazione è alto. Tuttavia, si alternano periodi in cui il disagio diventa più grave e periodi in cui diminuisce.

Come si manifesta
Il disturbo da ansia da separazione si presenta con i seguenti sintomi:

–          Ansia non appropriata ed eccessiva per la separazione da coloro a cui il soggetto è attaccato, evidenziata da malessere quando avviene la separazione o anche quando essa è semplicemente anticipata col pensiero

–          Una preoccupazione persistente e irrealistica di perdita o paura che possa accadere qualcosa alle principali figure di attaccamento;

–          Conseguenti difficoltà a  stare in qualunque  luogo dove sia necessario separarsi e dunque in età evolutiva, innanzitutto a scuola, ma anche a casa quando i genitori escono o a dormire da soli;

–          Incubi connessi con la separazione

–          Lamentele di sintomi fisici nel periodo di anticipazione cognitiva della separazione (pr. Es. dolori di stomaco al momento di partire per una festa di compleanno dove il bambino sa che sarà accompagnato dalla madre, ma poi lasciato lì a giocare fino a sera).

–          La durata del disturbo deve essere di almeno 4 settimane;

–          L’esordio deve avvenire prima dei 18 anni;

–          Il disturbo causa forte disagio familiare, sociale, scolastico o lavorativo;

I bambini con ansia da separazione possono letteralmente aggrapparsi ai propri genitori e avere difficoltà ad addormentarsi da soli durante la notte; quando si trovano soli, potrebbero mostrare terrore che i propri genitori siano stati coinvolti in un incidente o stiano male, o in ogni modo che l’abbiano abbandonato per sempre.

Hanno bisogno di stare sempre vicini alla figura di attaccamento o a casa e potrebbero avere difficoltà a frequentare la scuola o a  partecipare ad un campeggio, a stare a casa di amici o in una stanza da soli. La paura della separazione può condurre a senso di vertigine, nausea o tachicardia.

L’ansia da separazione è spesso associata a sintomi della depressione, come tristezza, isolamento, apatia, difficoltà di concentrazione e paura che i propri familiari muoiano. Spesso soffrono di incubi o terrore durante la notte.

Spesso il bambino chiede di essere tranquillizzato rispetto alla possibilità che accadano eventi negativi, e le sue conversazione vertono principalmente su tali argomenti.

Per quanto riguarda la scuola, invece possono manifestarsi forti crisi di pianto a scuola, oppure alla mattina prima di uscire di casa il bambino inizia a tremare, a tossire insistentemente, a vomitare e piangere , a sudare, è accaldato, dice di avere mal di pancia, mal di testa, si rifiuta di uscire.

I genitori sono, oltretutto, angosciati dalla sofferenza del figlio e dal fatto che non riescono a trovare una soluzione efficace, e vedere che il problema si protrae nel tempo compromettendo il benessere generale della famiglia.

Cause

La causa del disturbo d’ansia da separazione non è conosciuta, sebbene alcuni fattori di rischio siano stati identificati. L’esordio del disturbo può avvenire in seguito ad un evento stressante (trasloco, separazione/divorzio, malattie del bambino o di un familiare, morte di un animale domestico, morte di un genitore, incidenti che hanno coinvolto la famiglia, furti in casa, ecc). Talvolta è presente in più familiari, ma il preciso ruolo della genetica o dei fattori ambientali non è ancora stato stabilito.  Il disturbo può essere di natura transitoria, in quanto legato a cambiamenti e trasformazioni dovute ai processi di crescita, che possono generare alti livelli di tensione e ansia che sfociano nella manifestazione di sintomi fobici. Il rischio che il problema si stabilizzi e assuma caratteristiche patologiche è strettamente legato alle reazioni dell’ambiente ed ai tentativi autonomi di risoluzione del problema stesso. Generalmente le caratteristiche dei bambini che sviluppano questo disturbo sono: estrema diligenza, scrupolosità, attenzione eccessiva a quanto accade nel loro ambiente di vita, forte desiderio di compiacere, tendenza al conformismo.  Il bambino ha una fantasia molto ricca ma caratterizzata da pensieri angosciosi. Le famiglie, generalmente, tendono ad essere molto unite ed accudenti ed i bambini spesso sembrano oggetto di eccessiva attenzione e preoccupazione da parte dei genitori.